P. Stanislass dal Senegal: il nostro lavoro per i bambini di Temento

Carissimi,

rendiamo grazie a Dio per aver donato a ciascuno di voi la salute e la pace. Siamo molto felici di potervi esprimere, attraverso queste righe, il nostro apprezzamento e la nostra gratitudine per tutto quello che fate per i bambini della nostra parrocchia.

La parrocchia S. Bernadette di Temento-Samine è al centro di Balantacounda. Si trova nella diocesi di Kolda e più precisamente nella zona del Sédhiou presso il dipartimento di Goudomp. E’ collocata al confine con la Guinea Bissau e ne condivide gli stessi gruppi etnici.

Fondata nel 1940, si estende per circa 50 km di lunghezza e 30 km di larghezza. Circa 50.000 persone vivono nella zona con 6.000 cristiani battezzati e diverse centinaia di simpatizzanti e catecumeni. Attualmente vi lavorano un sacerdote e un diacono, entrambi Missionari di Maria Immacolata. Una comunità di suore Francescane Missionarie dei poveri collabora con noi e vive in una casa distante 6 km, precisamente a Samine 

I Missionari Oblati di Maria Immacolata sono subentrati nel 1999 ai Missionari Spiritani, che lì operavano. I principali gruppi etnici presenti sono i Balanta, i Mandinka e i Mancagnes. Tuttavia sono ancora presenti piccoli gruppi di Mansonke, da cui si sono formati i Manjaques. Fino ad oggi è una terra di prima evangelizzazione. La Missione gestisce e anima anche il Santuario diocesano dedicato alla Madonna della Pace. Ogni anno il pellegrinaggio interdiocesano raduna tutte le popolazioni della Casamance (una vasta regione nel sud del Senegal) e dei Paesi vicini (Guinea Bissau e Gambia). La Missione sta svolgendo un ruolo importante per la ricostruzione e lo sviluppo dell’area. Per la sua vicinanza con la Guinea Bissau, Balantacounda ha molto sofferto per la crisi della Casamance (dal 1982 è in corso un conflitto per l’indipendenza della Casamance dal Senegal).

Nei momenti difficili della crisi, c’è stato parecchio movimento di persone verso i centri urbani come Samine. I villaggi che si trovano sul confine, sono stati svuotati dai loro abitanti, che si sono rifugiati presso la Missione Cattolica. Tutt’oggi esistono tracce della crisi Casamance, alcuni villaggi della nostra parrocchia sono ancora infestati da mine antiuomo. La Missione Cattolica nel tempo si è organizzata per accogliere i rifugiati, realizzando progetti per aiutare queste persone in pericolo. Così, in questa zona lacerata dalle ferite della crisi Casamance, la Missione ha lavorato a beneficio delle popolazioni, per far rinascere la speranza e aiutare con i nostri pochi mezzi lo sviluppo di tutti: grandi e piccoli, giovani e donne.

La Missione Cattolica non ha mai smesso di fornire a tutti senza distinzione di religione, assistenza nel campo della salute (un presidio sanitario, due centri di maternità, cinque ambulatori di villaggio nell’area di Diattacounda), accesso all’acqua potabile (decine di pozzi di villaggio e mini forage per l’irrigazione dei campi) e istruzione con classi di scuola materna ed elementare che accolgono oltre 1.500 studenti.

Il livello scolastico qui nel sud del Senegal è molto basso a causa della guerra in Casamance. I bambini seguiti con l’adozione a distanza provengono dalle famiglie più povere e molti di loro non vivono con entrambi i genitori. Alcuni bambini hanno i genitori divorziati, altri non sono stati riconosciuti dai rispettivi padri, altri hanno i genitori non sposati, altri ancora vivono con le nonne perché i loro genitori si sono trasferiti in Guinea. In questa situazione, grazie a voi, noi cerchiamo di aiutare questi bambini a ricevere un’istruzione ed un’educazione; senza il vostro lodevole contributo non riuscirebbero mai a percorrere la strada che porta alla scuola.

Grazie per la vostra generosità, vi assicuriamo la nostra collaborazione e le nostre preghiere per voi e per le vostre famiglie.

In unione di preghiera, Padre Stanislass Diouf, parroco

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