Newsletter n.17 – Natale 2023

Il tempo corre veloce e senza accorgercene ci ritroviamo a Natale. Alla fine di un altro anno ci vengono in mente tante cose ed eventi, persone con le quali abbiamo vissuto momenti felici e altri un po’ tristi (fra questi ricordiamo la morte improvvisa di padre Luigi D’Angelo, avvenuta lo scorso 5 novembre in Uruguay, dove ha svolto la sua missione per trent’anni). Ci chiediamo come sarà il futuro, con le paure generate dalle guerre in corso e con le tante preoccupazioni per le nostre famiglie.

Anche quest’anno, grazie alla generosità di molti benefattori, amici delle Missioni OMI, gruppi e parrocchie, ci è stata data la possibilità di finanziare diversi progetti nei Paesi dove sono presenti i nostri missionari. Mi vengono in mente la quindicina di pozzi che si son potuti scavare in Senegal e in Guinea Bissau o, sempre in questi due Paesi, l’avvio del Progetto dei tre Orti per le Donne, la manutenzione o l’ampliamento di alcune scuole, la costruzione dei complessi scolastici di Ndangane e di Mbour. Inoltre, il progetto Migranti in Sahara Occidentale, l’invio di più di una decina di quintali di medicinali da parte della Spagna per la gente delle missioni in Venezuela. Ancora, il sostegno a quasi 700 adozioni scolastiche a distanza e ad alcuni giovani che desiderano diventare missionari.

Recentemente ci sono pervenute un paio di richieste importanti. Nella nostra parrocchia del Cerro, alla periferia di Montevideo, c’è la domanda di aiuti per finanziare i lavori di ampliamento del Centro Educativo che comprende le scuole materna, elementare e il centro professionale Talitakum: ora si vorrebbe costruire un edificio per la scuola superiore. Nella parrocchia di Palo Gordo, in Venezuela, ci viene chiesto un sostegno per aiutare le persone che soffrono di problemi psicologici causati dalla disastrosa situazione del Paese (si pensi che in questi ultimi anni quasi otto milioni di persone hanno lasciato il Venezuela). 

Nel sito della Procura delle Missioni Estere potete trovare qualche aggiornamento dei progetti realizzati in quest’ultimo anno o di altri in corso di realizzazione. Mensilmente, poi, vengono pubblicate un paio di rubriche: «Vite che parlano», delle testimonianze missionarie di oblati, sacerdoti, suore, uomini e donne… e «Parole di missione», alcune brevi riflessioni su alcune parole chiave per il nostro impegno missionario.

Vorrei terminare questa lettera chiedendo al Signore, Principe della Pace, di esaudire le nostre preghiere affinché si riescano a costruire cammini di pace: nelle nostre famiglie, nella Chiesa, fra gli Stati in conflitto, ovunque.

«Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.

Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!” …

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace … 

Signore, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino… 

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con pazienza e perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen» (papa Francesco).

p. Flavio Facchin OMI
Procuratore delle Missioni Estere

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