Senegal

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La nostra missione più numerosa e più estesa: conta 6 comunità e più di 30 Oblati! È qui che si concentrano la maggior parte dei nostri sforzi per realizzare opere che possano rispondere alle esigenze della popolazione locale sul fronte dello sviluppo agricolo, l’educazione e la salute.

Lo scorso anno vi avevamo anticipato il progetto dell’orto di Guedj Jouly nella missione di Ngueniene, avviato nel 2013 e ampliato gradualmente a piccoli passi. Dopo aver iniziato le coltivazioni si è cercato di far fronte al problema dell’acqua che in alcuni periodi scarseggia rendendo incoltivabile metà del campo. Abbiamo quindi installato un serbatoio d’acqua alimentato ad energia solare dotato di 3 pompe, il tutto integrato da un sistema di irrigazione goccia a goccia che evita gli sprechi. 

Rimanendo nell’ambito agricolo, è stato completato il finanziamento del progetto dell’Orto delle donne di Keur Dauda, nella missione di Koumpentoum. Si sta lavorando per completare la recinzione del terreno che si estende per circa un ettaro e per portare l’acqua da un serbatoio preesistente a 500 metri di distanza.

Ancora nella stessa missione, procede lo scavo del pozzo del grande polo educativo, che ha ormai raggiunto i 47 metri di profondità e si è arrivati molto vicini alla falda acquifera. Servirà a dissetare i 300 alunni della scuola oltre che per cucinare e rispondere alle necessità igieniche della struttura. È stato anche finanziato i’acquisto della pompa solare che sarà installata al termine dei lavori di scavo.

E a proposito di pozzi, abbiamo sostenuto lo scavo di un pozzo nella missione di Koungheul presso il nostro internat, la struttura che ospita 50 ragazzi provenienti da diversi villaggi per favorirne la frequenza scolastica. Il pozzo è stato completato ed inaugurato lo scorso dicembre.

Nella missione di Temento, invece, abbiamo finanziato lo scavo di un pozzo nel villaggio di Sanou, al confine con la Guinea Bissau, destinato al consumo potabile e alla coltivazione per gli abitanti del villaggio.

L’area di Temento è una zona fortemente colpita dalla povertà, generata da una grave crisi sociopolitica nel quadro della lotta per l’indipendenza della Casamance. In questa zona, dove gli Oblati sono presenti da quasi 20 anni, si cerca di far fronte alle esigenze della popolazione non solo sul fronte dell’accesso all’acqua ma anche in relazione alla promozione della salute e dell’educazione. A Mangaroungou è attivo un “centro sanitario” provvisto di dispensario e sala parto che fa da punto di riferimento per tutta la zona. Usufruiscono del servizio ogni anno, infatti, circa 4800 adulti e 3600 bambini, con 300 parti e 1200 visite prenatali.  Lo scorso anno ci eravamo adoperati per realizzare l’impianto fotovoltaico e idrico che servisse a migliorare le condizioni igienico-sanitarie del reparto maternità e la conservazione di farmaci essenziali. Attualmente ci stiamo adoperando per fornire il centro di un laboratorio di analisi e il progetto prevede la ristrutturazione di un locale preesistente, l’acquisto dei macchinari e la formazione di personale specializzato.

Sul fronte dell’educazione, infine, procedono i lavori per la scuola di Yarang, un villaggio in prevalenza musulmano, per il quale la scuola diventa un luogo di servizio e dialogo sincero tra cristiani e musulmani. Attualmente la scuola ospita più di 200 alunni di entrambe le religioni. Il progetto è stato finanziato totalmente, è stato realizzato l’ampliamento della scuola completando muri e tramezzi e rimane da terminare solo la copertura.