GUINEA BISSAU: una lettera da p. Celso Corbioli

Carissimi,
vi mando un saluto dalla Guinea Bissau, anche a nome dei miei confratelli: p. Giancarlo, p. Carlo e p. Georges.
Come molti sanno, da alcuni anni mi trovo in una parrocchia di Bissau, la capitale di questo piccolo stato dell’Africa occidentale. La parrocchia di chiama Antula e comprende una parte di città e una grande zona periferica. Gli abitanti di questa zona aumentano sempre più a causa del flusso continuo dall’interno verso la città. Di conseguenza anche i cristiani aumentano ogni anno. L’anno scorso abbiamo avuto 360 battesimi, la maggior parte di adulti. Anche quest’anno il numero sarà più o meno uguale. Di tutto questo rigraziamo Dio, e nello stesso tempo gli chiediamo il dono della perseveranza per tutti quelli che entrano a far parte della sua famiglia, perché siano testimoni autentici del Vangelo.
DSCN1000Un paio di anni fa avevo scritto che avevamo in progetto di costruire la chiesa, dal momento che ancora non c’è. La costruzione è cominciata e speriamo che, entro un anno o poco più, possa essere completata. Qui accanto c’è una foto della chiesa in costruzione. Ringrazio tanto tutti quelli che ci hanno aiutato. Per chi volesse, è possibile ancora dare un contributo attraverso la nostra Procura delle Missioni.
La Guinea Bissau, dopo un lungo periodo di instabilità, sta sperimentando finalmente un po’ di pace e di progresso. Alcune settimane fa il Presidente della Repubblica ha accolto nel palazzo presidenziale tutti i religiosi e le religiose della Guinea B., radunati in quei giorni per la visita del Cardinale João Bras de Aviz, Prefetto dell’Istituto della Vita Consacrata. Il Presidente, nel suo discorso, ha ringraziato ripetutamente i religiosi e le religiose per la loro presenza e per l’aiuto che danno al paese, e ha detto che il palazzo non è suo, ma del popolo, e che anche noi potevamo andare a trovarlo quando volevamo. È un altro segno della volontà di instaurare un clima di pace e di collaborazione. In alto una foto con il Presidente (tra il Cardinale e il Nunzio Apostolico).
Quest’anno, all’inizio di luglio, dovrei venire in Italia e restare fino a metà di settembre. Se Dio vuole, ci potremo incontrare.
Termino qui per ora. Dio faccia di tutti noi apostoli gioiosi del suo Vangelo.

p. Celso Corbioli omi